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La guerra e la corsa agli acquisti. Un racconto Live

di Alberto Pugliesi


VIALCIDEDEGASPERI (PALERMO) – Imprigionato nell’asfittica sospensione grigia di un tempo incerto tra la guerra e l’Eurovision Song Contest, il cassiere del discount di piazza Europa non ha voglia di parlare. Gli scaffali del supermercato, un tempo luogo di colorata letizia, sono vuoti. Echi lontani di guerra portati da un vento a 30 gradi sotto zero, incontrastato sulle piazze vuote contro i campanili, a tratti come raffiche di mitra disintegrano i cumuli di munnizza.

Deserto è il reparto latticini, arido cretto dimenticato in questo pomeriggio di tardo inverno illuminato dall’opaco sole di una primavera lontana da venire con le sue vane promesse d’estate.

Ed è dinnanzi ai casalinghi che si affastellano teneri e confusi i ricordi di due ragazzi adolescenti alle prese con i loro primi scampoli d’amore: lui in Lumberjack carro armato, avvolto dalla sua felpa Best-Company celeste, lei timida e insicura col cerchietto Naj-Oleari ad incorniciarle il viso cotto di sogni non ancora sbiaditi dalla cruda realtà.

Laddove giacciono i fantasmi di salumi e surgelati che furono, si staglia la posa fiera di un anziano dalla figura severa e giusta, che in vestaglia e ciabatte corre a comprare qualcosa che non ricorda. E che davanti a quelle casse affollate d’opulento consumismo si perde nella sua sconfinata tenera violenza che solo gli anziani in vestaglia e ciabatte sanno esprimere.

Nell’esaltazione di un appetito infatuato e mai placato, leggendario desiderio di merendine orfane di Soldini e Camille, rivivo tutta la tragicità di Cristalda innamorata del suo granitico e zuccheroso Pizzomunno. E intanto la coda di questo gelido febbraio sferza occhi, cuore e speranze di un tempo ormai lontano.

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