
Che Paco fosse diverso dagli altri si era capito subito. Della cucciolata era l’unico che attendeva diligentemente il turno per la poppata senza chiedere ai fratelli “chi è l’ultimo?”.
Crescendo Paco ha iniziato subito a porsi delle domande. La prima: “Perché se siamo a Palermo il mio padrone indossa sempre la tuta del Napoli?“. La seconda: “Perché i miei padroni tengono lo zucchero in piccole bustine e non nei barattoli come fanno tutti?”. E la terza: “Perché la mia padrona ha unghie più lunghe delle mie?”. Ma col tempo Paco capì chi fossero davvero i suoi padroni e che no, non si trattava di zucchero.
Il primo atto di disobbedienza fu quando si ritrovò in un ring faccia a faccia con un suo simile. Anziché combattere, Paco provò a raccontare al suo avversario le gesta di Rin Tin Tin, Lassie e del commissario Rex.
Ma Paco fu definitivamente rinnegato dalla famiglia quando a un amico pastore tedesco – da poco arruolato nei cinofili della GdF – parlò delle attività illecite del suo padrone.
Così Paco si ritrovò abbandonato. Per strada, da solo, con il microchip di infame. All’inizio, grazie a qualche conoscenza tra i labrador, frequentò l’ambiente dei punkabbestia. Poi conobbe una coppia di barboncini che lo introdussero nell’universo LGBT.
Ma Paco aveva altro per la testa: voleva diventare un simbolo della legalità. Così cominciò ad andare nelle scuole di addestramento cinofilo, o a incontrare i randagi nei canili per raccontare la sua storia. Presto diventò un paladino della legalità. Ma anche un personaggio celebre: al punto che una nota compagnia telefonica lo ingaggiò per uno spot.
Purtroppo il suo impegno non venne apprezzato da tutti. Qualcuno ebbe il timore che altri potessero seguire l’esempio di Paco, diventando assai scomodo. Fu così che un medico veterinario – ma anche boss del quartiere – con la scusa del richiamo di un vaccino gli praticò un’iniezione letale.
Il sacrifico di Paco, però, non è stato vano. Qualche tempo dopo infatti, su un muro di via Tiro a Segno qualcuno scrisse: “Paco, le tue idee cammineranno sulle nostre quattro zampe”.